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U.O.S.A. - Unità Operativa Supporto Avanzato

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L'importanza di un'Unità Operativa per il Supporto Avanzato - UOSA

L'Unità Operativa Supporto Avanzato (U.O.S.A.) del Nucleo HUMINT 793 di Protezione Civile Interregionale riveste un ruolo strategico fondamentale nella gestione delle emergenze ad alto impatto, in particolare nei contesti caratterizzati da minacce di qualsiasi tipo, eventi di massa e situazioni critiche che richiedono un intervento tempestivo e altamente specializzato. In particolari emergenze come un incidente industriale, un’eruzione vulcanica, un attacco, un incidente nucleare, un disastro aereo, la sua missione principale consiste nell'assicurare un'efficace evacuazione delle aree affollate, fornire supporto operativo alle forze dell'ordine e creare vie di fuga ottimali per garantire la sicurezza della popolazione.

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Competenze e Formazione del Personale

Il personale impiegato all'interno della U.O.S.A. è selezionato attraverso rigorosi criteri di reclutamento e sottoposto a un'intensa formazione multidisciplinare. Le competenze chiave includono:
1. Primo Soccorso: Ogni membro dell'unità possiede certificazioni in tecniche di soccorso, in modo da poter prestare assistenza immediata a feriti e persone in difficoltà, riducendo il rischio di aggravamento delle condizioni cliniche in attesa dell'arrivo dei sanitari.
2. Antincendio Livello 3 (Alto Rischio): L'addestramento avanzato nella gestione di incendi consente al personale di operare efficacemente in situazioni di emergenza, adottando misure preventive e contenitive per limitare la propagazione delle fiamme e garantire la sicurezza degli evacuati.

3. Piloti di Droni: È presente almeno un pilota di droni in ogni squadra operativa il quale ha il compito di monitorare la situazione in caso di necessità ove è possibile nelle aree circostanti alla manifestazione prevedendo in anticipo eventuali criticità.

4. Tecniche avanzate di evacuazione: La formazione degli operatori prevede attività di studio, analisi e prove reali di evacuazione e comunicazione diretta in caso di emergenza.

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Aree di Intervento e Operatività

L'U.O.S.A. si distingue per la sua capacità di operare in contesti altamente critici e dinamici, tra cui:

- Gestione dell'Evacuazione di Aree Affollate: Durante eventi e manifestazioni di grande affluenza, l'unità collabora con le autorità locali per pianificare e implementare procedure di evacuazione rapide ed efficienti, minimizzando il rischio di panico e disordini.
- Supporto alle Forze dell'Ordine: In caso di minacce alla sicurezza pubblica, il personale U.O.S.A. agisce in sinergia con le forze dell'ordine per coordinare gli interventi, fornire assistenza logistica e garantire un efficace presenza sul del territorio.
- Pianificazione delle Vie di Fuga: L'unità svolge un'attività preventiva di analisi e pianificazione per ottimizzare le vie di esodo e predisporre piani di emergenza adeguati a diversi scenari di crisi.

 

Importanza Strategica della U.O.S.A.

L'esistenza di un'unità operativa altamente specializzata come la U.O.S.A. rappresenta un valore aggiunto imprescindibile per la protezione civile. La sua capacità di intervenire con tempestività ed efficacia in situazioni di elevato rischio contribuisce significativamente alla tutela della popolazione e alla mitigazione degli effetti negativi di eventi critici.

L'integrazione tra preparazione tecnica, collaborazione interistituzionale e un approccio metodologico basato sull'analisi dei rischi rende la U.O.S.A. un pilastro fondamentale nel panorama delle operazioni di emergenza e sicurezza nazionale.

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Come è nato il Protocollo UOSA

La scintilla che ha acceso questa iniziativa è nata in un contesto particolare: durante la stesura del suo ultimo libro, da parte del Coordinatore Operativo, immerso nell’analisi di oltre vent’anni di casistica legata ad attacchi in Europa e nel mondo, ha maturato una convinzione precisa: “la prevenzione è l’unica vera risposta possibile. Le manifestazioni pubbliche, le piazze, i concerti e gli eventi sportivi sono diventati obiettivi sensibili. Ma troppo spesso ci si limita a misure passive di controllo. Occorre una presenza visibile, competente e pronta a intervenire”, ha dichiarato il Coordinatore Operativo.

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     "La ricerca, la raccolta e l'analisi dei dati per lavorare sulla previsione del pericolo."

 

Da questa riflessione nasce l’idea dell’UOSA: ‘unità specializzate di Protezione Civile’, composte da personale tecnico con formazione avanzata, addestrato non solo all’assistenza in caso di  calamità, ma anche alla gestione di situazioni critiche in ambienti complessi e affollati.

In caso di un attacco, le forze di polizia devono essere libere di operare nella salvaguardia dei cittadini con operazioni mirate all'arresto o alla neutralizzazione della minaccia. Serve una componente che 'aiuti' nelle operazioni di soccorso ed evacuazione in sicurezza con la determinazione di chi è preparato in maniera completa e che sia padrone di tecniche alla perfezione che maturano con il tempo in base alle esperienze acquisite sul campo con esercitazioni o missioni vere.

 

Le UOSA opereranno in coordinamento con le forze dell’ordine, ma con una funzione propria e strategica: presidiare eventi pubblici, osservare dinamiche potenzialmente sospette e informare tempestivamente in modo tecnico-rapido-intelligente le Forze dell’Ordine della minaccia ed intervenire, soccorrendo chi è colpito, in caso di emergenza, supportando l’evacuazione ordinata di aree colpite da minacce improvvise, di qualsiasi matrice esse siano.

 

Il progetto, attualmente in fase di strutturazione formale, prevede “moduli operativi su scala nazionale”, un “programma di formazione intensiva” e l’impiego di “mezzi tecnologici avanzati”, come droni, sistemi di comunicazione autonoma e dispositivi per il monitoraggio in tempo reale.

 

Secondo quanto riferito dal Coordinatore Generale, l'obiettivo è garantire una presenza proattiva e non semplicemente reattiva della Protezione Civile, nel rispetto della legge ma con strumenti e competenze rinnovate, adeguate alle minacce del nostro tempo.

 

“Non si tratta di militarizzare la Protezione Civile”, ha precisato il coordinatore generale, “ma di far evolvere il nostro ruolo, rendendoci parte attiva nella “prevenzione tecnica”. Non possiamo permetterci di rimanere spettatori.”

 

Il Protocollo UOSA rappresenta un passo importante verso una Protezione Civile più dinamica, integrata con la realtà dei rischi contemporanei e vicina ai cittadini, non solo in caso di disastri naturali, ma anche durante momenti di vita collettiva che oggi, più che mai, richiedono attenzione, intelligenza operativa e prontezza.

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Conclusioni

Il nostro obiettivo sarebbe di creare almeno una SQUADRA UOSA in ogni nucleo di Protezione Civile in Italia.

Una squadra sempre pronta, reperibile e formata in modo adeguato per reggere le varie emergenze.

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